Nel 1909, appena ventenne, pubblica “Appunti sulla flora dei dintorni di Forlì“, dopodichè con crescente passione e costante lavoro produce, nell’arco di settant’anni 191 lavori, tra cui una quindicina di volumi. La stragrande maggioranza sono dedicati alla Romagna e di vario argomento scientifico: una quarantina di lavori di carattere floristico, vegetazionale e fitogeografico, una ventina riguardano la fauna, una quindicina trattano argomenti paleofitologici o preistorici, mentre 60 sono i lavori dedicati alla divulgazione dell’ambiente naturale e del paesaggio della Romagna.
Tra i principali occorre citare i cinque volumi della “Romagna fitogeografica“, pubblicati tra il 1936 e il 1966 e riguardanti altrettante zone dalle Pinete all’Alto Appennino romagnolo; il volume “La Provincia di Forlì nei suoi aspetti naturali“, recentemente ristampato, una delle opere più complete dedicate all’illustrazione di un territorio; il manuale “Il Naturalista esploratore, raccoglitore, preparatore“, il maggior successo editoriale di Zangheri uscito in 6 edizioni e ancor oggi presente nei cataloghi dell’Hoepli. Il “Repertorio sistematico e topografico della flora e fauna vivente e fossile della Romagna“, che con i suoi cinque tomi di complessive 2174 pagine costituisce la summa della sua esplorazione della Romagna e il completamento del progetto iniziato 50 anni prima. L’ultimo dei tomi del Repertorio esce nel 1970. quando Pietro Zangheri ha circa 80 anni. Poi, nonostante l’età e il lavoro svolto, ha ancora tanto entusiasmo e passione per completare il suo sogno e per progettare un lavoro molto ambizioso: realizzare e pubblicare la “Flora d’Italia”. Nel 1976 questa esce in due volumi di complessive 1367 pagine, con 7750 illustrazioni tutte da lui disegnate.
In questa pagina è possibile consultare integralmente gli scritti, gli articoli e le pubblicazioni di Pietro Zangheri, utilizzando i menù per applicare diversi filtri di ricerca. Il lavoro di digitalizzazione è stato realizzato grazie alla preziosa collaborazione della Fondazione Alfred Lewin di Forlì.